L’agricoltura è sempre più smart. Ci siamo fatti raccontare questa rapida quanto entusiasmante evoluzione da chi la studia ogni giorno sul campo: Chiara Corbo è Direttrice dell’Osservatorio Smart AgriFood del MIP-Politecnico di Milano.
Cominciamo con qualche numero: si conferma il trend di crescita dell’Agricoltura 4.0?
I dati raccolti dal nostro Osservatorio non lasciano dubbi: la trasformazione digitale interessa sempre più la filiera agroalimentare. Oggi in Italia l’Agricoltura 4.0 vale oltre 450 milioni di euro.
In crescita?
Decisamente. Il dato del 2019 segna un incremento del 22% rispetto al 2018, per un valore complessivo pari al 5% del mercato globale che continua a crescere raggiungendo i 7,8 miliardi di dollari (+11% rispetto al 2018). Dietro questi numeri vi è un settore in fermento che vede crescere sia il numero di soluzioni sia quello dei provider.
Quali elementi alimentano questa crescita?
Sicuramente un ruolo importante lo gioca lo sviluppo costante della tecnologia, ma credo che l’elemento chiave di questa crescita sia la consapevolezza sempre più diffusa dei vantaggi che l’innovazione digitale può portare all’agricoltura. Una consapevolezza sempre più forte tra gli imprenditori agricoli, ma anche tra i fornitori di tecnologia che trovano il comparto sempre più attrattivo.
Come si compone l’offerta di innovazione per il settore?
Il fatturato complessivo è generato per l’86% da operatori affermati nel settore – produttori di macchine e attrezzature agricole, fornitori di input … – ma la quota di attori emergenti, provenienti da altri settori di business è in crescita e numerose sono le start up che si cimentano con soluzioni per l’ambito agricolo.
Tutto ciò in cosa si traduce?
In una crescita costante di soluzioni disponibili per l’Agricoltura 4.0. Sono ben 415 le soluzioni di offerte in Italia da più di 160 aziende strutturate (77%) e startup (23%), oltre 100 in più rispetto alle proposte mappate nel 2018.
E si amplia anche il campo d’azione.
Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di novembre-dicembre 2020 de Il Giornale del Rivenditore Agricolo