Correva l’anno 2010: con una manovra ambiziosa e soprattutto carica di significato per l’azienda, il gruppo Leonessa acquisisce da GKN FAD Assali, azienda fondata negli anni Sessanta da Ferdinando Pasotti e passata successivamente nell’orbita del gruppo inglese.
Un “rientro a casa” di cui, 10 anni dopo, Gabriella Pasotti, presidente dell’organizzazione bresciana è ancora orgogliosa.
“Il nostro “pay off” – ci racconta – recitava: FAD ASSALI è tornata per Voi. Riprendere molti clienti che avevano abbandonato i nostri prodotti scegliendone altri sul mercato è stata una grande soddisfazione.
Questo significa che nel passato, la mia famiglia e le nostre aziende hanno dimostrato serietà, qualità verso i clienti, dunque ci hanno messo alla prova e, dopo dieci anni, posso dire che la sfida è stata vinta”.
Un mercato che cresce
Con un fatturato che si aggira intorno ai 25 milioni di euro e una presenza diretta e indiretta in oltre 50 paesi nel mondo (l’export interessa infatti l’80%del fatturato, n.d.r.), l’azienda è specializzata nella produzione di un’ampia gamma di assali, sospensioni e freni principalmente per il mercato OEM.
Risultati importanti che non hanno saziato ma, casomai, alimentato la voglia dell’azienda di crescere in un mercato sempre più competitivo dove, sottolinea Gabriella Pasotti “è necessario lavorare just in time, con tempi di consegna sempre più brevi, offrendo ai clienti un servizio più accurato e ad hoc per ogni esigenza.
Creare nuovi prodotti sempre più innovativi secondo le esigenze del mercato e gli sviluppi continui nel campo delle macchine agricole rimane la nostra priorità e la base della strategia per il futuro”
Gli effetti della pandemia
La pandemia ha cambiato le carte in tavola, ma la partita, per FAD Assali, non si è mai fermata.
“Sicuramente nel momento in cui è iniziata l’emergenza – ci spiega Il CEO di FAD Assali Paolo Cantamessa – la preoccupazione di non poter far fronte agli ordini in corso, rischiando di mettere in difficoltà i nostri clienti, l’incertezza della durata della pandemia e la preoccupazione circa gli effetti negativi che questa avrebbe potuto portare nei mesi successivi era molto forte.
Fortunatamente, grazie ad una tempestiva azione preventiva, già a fine febbraio l’azienda si era approvvigionata dei DDP necessari per poter garantire ai propri dipendenti di operare in sicurezza. Inoltre la nostra autonomia nel produrre internamente i principali componenti ci ha permesso di rispettare le consegne promesse ai nostri clienti evitando ogni genere di disservizio.”
La forza del made in Italy
FAD Assali – unica realtà produttiva del settore – produce e assembla i propri prodotti in Italia: anche i componenti principali come il mozzo, cuore dell’assale, vengono realizzati a Carpenedolo, dove è attivo un reparto forgia che ospita una pressa di ben 4.000 Tonnellate: da qui escono i famosi mozzi in acciaio Made in Italy con superficie di appoggio circolare.
Completamente italiani sono anche il design e l’Engineering di prodotto, sviluppati da FV Engineering, società del gruppo con sede in Lombardia, a cui è delegata tutta l’attività di ricerca e sviluppo che ha all’attivo diversi brevetti internazionali. “La nostra autonomia – ribadisce Cantamessa – è stata molto apprezzato dal mercato, poiché ci rende liberi dalla dipendenza da fornitori potenzialmente localizzati in zone soggette a restrizioni”.
“Noi continuiamo a puntare sulla qualità e sul Made in Italy e vediamo giorno per giorno crescere l’acquisizione di nuovi clienti e il ritorno dei vecchi, questo significa che nel tempo la nostra scelta viene ripagata e apprezzata sul campo. Questo è ciò che conta per noi” dichiara Gabriella Pasotti.
Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di Novembre – Dicembre 2020 de Il Giornale del Rivenditore Agricolo