La storica azienda lucana Agrimeccanica Lo Buono vanta una conoscenza di oltre sessant’anni nel campo delle macchine agricole, che rivende, ripara e noleggia. Forte della sua storia, punta sul nuovo anno per radicarsi ancora di più sul territorio e migliorare tutti gli aspetti della sua attività. Abbiamo intervistato Michele Lo Buono, titolare dell’azienda, che ci ha raccontato tutte le ultime novità e anticipato i progetti per il futuro dell’azienda.
Come avete superato i momenti di crisi?
“Sono stati anni duri per tutti, ma devo dire che il nostro settore, a differenza di altri non si è mai fermato, neanche durante i lockdown: ciò ci ha aiutati ad andare avanti tra mille paure e preoccupazioni. Dobbiamo anche riconoscere che gli aiuti riservati al nostro comparto sono stati indispensabili soprattutto per i nostri clienti, fortemente scoraggiati dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina che ha avuto un impatto ancora maggiore sul nostro settore. Ma più di ogni altra cosa la nostra forza è, da sempre, cercare le opportunità, sempre con passione ed entusiasmo, soprattutto nei momenti difficili, per non fermarsi mai nell’innovazione e negli investimenti, sostenendo collaboratori e clienti”.
Com’è il vostro bilancio degli ultimi due anni?
“Per noi è stato positivo, nonostante il particolare contesto nazionale e mondiale: durante la pandemia si è riscontrato addirittura un incremento di volumi dovuto in particolare all’aumento di persone che per via delle varie chiusure si sono dedicate all’agricoltura. Inoltre, con la guerra nel cuore dell’Europa, una delle conseguenze economiche peggiori è stata la mancanza di materie prime e di componenti che hanno ritardato la produzione, le consegne e in generale la disponibilità di macchine. In questo caso è stato necessario reagire cambiando il nostro modello di business e prevedendo ordini di lungo periodo: avere macchine disponibili è stata la chiave di svolta per ottenere un incremento delle vendite addirittura superiore agli anni precedenti. Ma la spinta maggiore al nostro settore sono stati indubbiamente le misure relative al Credito d’Imposta 4.0 e la Legge Sabatini, che hanno fortemente incentivato gli investimenti in agricoltura. Per supportare i nostri clienti abbiamo implementato un piano di formazione specialistica per i nostri collaboratori che ci ha permesso di seguire le pratiche in tutte le loro fasi. Nei periodi di crisi non bisogna mai fermarsi a guardare ma essere proattivi per cercare di cambiare le cose: in questi ultimi due anni infatti il nostro organico aziendale è addirittura cresciuto, contrariamento alla contrazione che ha caratterizzato il mercato del lavoro nazionale. La forza della nostra azienda sono le persone”.
Parliamo delle vostre ultime novità e dei progetti
“Per quanto riguarda la gamma di prodotti, quest’anno punteremo al lancio delle nuove macchine da raccolta del modello Trion e inoltre abbiamo a diposizione il nuovo trattore da frutteto Claas Nexos che va a completare una già vasta gamma di macchine di questo tipo. Puntiamo al consolidamento della presenza con la nostra sede sul territorio di Matera, in particolare sulla costa ionica ricca di coltivazioni orto frutticole che richiedono una macchina speciale che ora anche Claas mette a disposizione, oltre a consolidare la nostra crescente quota di mercato sull’alta potenza, sulle macchine da raccolta e sull’attrezzatura specialistica. La nostra mission è da sempre soddisfare il cliente a 360 gradi puntando in particolare ai servizi e all’assistenza post-vendita che in questo momento, con un mercato che punta alle tecnologie più avanzate, richiede massima attenzione alle richieste di clienti sempre più esigenti. Per questo prevediamo annualmente un percorso di formazione per i nostri collaboratori in particolare sulle nuove tecnologie in materia di Agricoltura 4.0 che ci permette di fare la differenza sul mercato”.
Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di gennaio-febbraio 2023 de Il Giornale del Rivenditore Agricolo